Lo yoga può aiutare a contrastare gli attacchi di panico e i disturbi d’ansia?
- Antoyoga
- 24 feb 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 1 giu 2023
Una cosa che caratterizza fortemente gli attacchi di panico è la perdita di controllo su se stessi. Quella bolla, quel senso di estraniazione dove emerge anche la paura di star per morire (nei casi più gravi).
Lo Yoga è una risorsa unica per imparare a gestire gli attacchi di panico e l'ansia. Difatti, se lo Yoga libera il corpo dalle tensioni, e rieduca al respiro: soprattutto un respiro consapevole; durante l’attacco di panico, è il respiro consapevole lo strumento più efficace per ritornare calmi, lucidi, fuori da quella bolla di tensione e di paura.
Gli esercizi più utili per prepararsi a gestire l’attacco di panico riguardano lo sviluppo di consapevolezza, sia del corpo che del respiro. La consapevolezza del corpo si allena facilmente ripetendo mentalmente, in sequenza diverse parti del corpo, lasciando che l’attenzione, la mente, si sposti rapidamente da una parte del corpo all’altra
La consapevolezza del respiro richiede maggior tempo ed impegno per essere maturata, perché prima di poterla usare come strumento anti-ansia, è necessario attraversare due stadi:
avere un respiro ed un diaframma il più libero possibile da tensioni; ergo, un sistema nervoso ben funzionante.
conoscere bene la meccanica della respirazione, conoscere come si pratica il giusto inspiro ed il giusto espiro.
La pratica Yoga è utilissima, un’immensa risorsa per maturare questi gradi di consapevolezza.
Cos’è un attacco di panico
L’attacco di panico può essere definito come un’improvvisa alterazione del proprio stato psicofisico, che è accompagnato da due manifestazioni ben precise: la totale perdita di controllo ed un'incontrollabile paura forte .La maggior parte delle volte, l’attacco di panico è talmente forte che il solo pensiero, o rivivere il momento nella propria mente, è qualcosa di terrificante ed estenuante per chi ne soffre. Molto spesso, si mette in atto un meccanismo ancora più deleterio del singolo episodio di panico. Si inizia ad avere il pensiero fisso, l’ansia che l’attacco di panico si possa ripresentare, e questo rende la vita letteralmente impossibile. Tutto rimane bloccato, congelato, si vive col freno a mano tirato, magari si evita anche di uscire di casa, nella vana speranza che questo tenga sotto controllo lo squilibrio in atto
Cosa succede alla respirazione durante un attacco di panico?

La stragrande maggioranza delle persone non sa respirare correttamente, e questo è un dato di fatto: è alla base dei grandi squilibri psico-fisici di questi tempi.
Gli ansiosi hanno un modo tutto particolare di respirare: stanno in apnea, immettono il minimo sindacale di aria per stare vivi. Quando si permettono di prendere aria, l’inspiro è lunghissimo, e l’espiro pressoché inesistente, segnale che si fanno carico di enormi pesi, ma non sono in grado di lasciar andare niente e nessuno, anche se sono situazioni estenuanti e dolorose per loro.
L’importanza della respirazione
La respirazione è fondamentale nella nostra vita. Non solo per gestire l’ansia, lo stress e gli attacchi di panico, ma per tenere in salute tutti i sistemi del nostro corpo e farli funzionare correttamente, e a lungo.
Una buona salute passa da un buon respiro, perché è attraverso il respiro che circola l’energia vitale nel nostro corpo. Tutte quelle situazioni di stanchezza e di malesseri cronici possono essere facilmente superate, recuperando un buon respiro: un respiro ampio, libero e profondo ha la capacità di tenere alta l’energia vitale, e di tutelare la salute di organi, visceri e soprattutto del sistema nervoso ed endocrino, sul breve, medio e lungo periodo.
La respirazione nel corpo è composta da tre fasi: respirazione addominale, toracica e clavicolare. In un buon respiro, il respiro che influisce positivamente sullo stato mentale, è un respiro in cui tutte e tre queste fasi sono presenti. E’ un respiro che scorre verticalmente, dal basso verso l’alto, e dall’alto verso il basso.
Il diaframma è un muscolo importantissimo per la respirazione e deve necessariamente muoversi verso il basso con l’ispiro, e verso l’alto con l’espiro per garantire innanzitutto un corretto svolgimento del respiro, e poi per tener pulito e funzionante tutto l’apparato digerente su cui influisce direttamente, specie sugli organi quali fegato, milza, stomaco e pancreas.
Come iniziare una pratica yoga se si hanno attacchi di panico
PArTIRE DAL CONTROLLO DEL RESPIRO IL PRANAYAMA CHE PORTA allo sblocco del respiro, poi sulla consapevolezza di corpo e respiro, e sul riequilibrio delle energie.
I benefici si manifestano immediatamente, anche dopo la primissima lezione, e si inizia un importante ripristino, un buon funzionamento del sistema nervoso, che è fondamentale per gestire ansia e panico.Più il sistema nervoso è forte e “pulito”, meno paura si trattiene nel corpo e nella mente.Sono da evitare invece, soprattutto all’inizio, tutte le pratiche di meditazione. Essendo pratiche potenti, richiedono buona energia mentale e un sistema nervoso forte, per cui da ansioso, è meglio evitarle, finché non si avrà riportato ordine ed equilibrio in corpo e mente con le pratiche yoga.
Posizioni yoga che sono utili per le persone con attacchi
Chi soffre di attacchi di attacchi di panico ha bisogno di recuperare in tempi brevi tre cose fondamentali: un respiro libero, una mente meno agitata, e maggior radicamento.
Le posizioni yoga semplici, utili per iniziare a gestire gli attacchi di panico, sono di tre tipi:
tutti i tipi di flessioni laterali, e le torsioni servono per sbloccare il respiro.
Sukhasana in torsione è un’ottimo esempio.
Leggi anche: 10 asana yoga per superare l’ansia
Balasana e Padahastasana sono un ottimo esempio di posizioni capovolte semplici.
Il radicamento si sviluppa con tutte le posizioni yoga di equilibrio oppure, molto semplicemente, immaginando che delle radici partano dalle piante dei piedi, verso il cuore della Terra, sentendo che la forza di queste radici aumenta con ogni espiro consapevole.

Suggerimenti per la tua pratica yoga quando hai attacchi di panico
Quando si è nel bel mezzo di un attacco di panico, la pratica yoga può aiutare in due modi. Primo, a diminuire la forza del momento di panico; in secondo luogo, a ripristinare l’equilibrio psico-fisico momentaneamente perso a causa dell’attacco.
La prima cosa da fare è sedersi, accovacciarsi, e se possibile toccare il suolo, la terra con le mani. Questo gesto porta immediatamente l’energia mentale in eccesso verso il basso, dove è possibile controllarla meglio. Subito dopo, è necessario concentrarsi sul respiro addominale, perché è la parte del respiro più intimamente connessa con le reazioni viscerali, ovvero la pausa. E’ importante che la mente si concentri tutta sul respiro addominale: può essere estremamente utile ripetersi mentalmente un conteggio a ritroso in questo modo: “11 l’ombelico sale, 11 l’ombelico scende” – “10 l’ombelico sale, 10 l’ombelico scende” etc
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