Pillole 4
- Antoyoga
- 3 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Come succede nella vita di tutti: passano i treni qualche volta ti portano via innalzandoti, altre volte ti passano addosso oppure si portano qualche tuo caro via . Ciò che resta in tutta questa storia, sei tu con la vita tra le mani e spesso non solo la tua . Nel momento in cui preme e toglie tutti gli appigli e le sicurezze, si rende ancora più visibile quello che non è al buio, il punto da cui ripartire. Non importa se eri abituata a vivere con tutte le cellule accese e quasi lo davi per scontato: la luce si spegne, ma restano alcuni puntini luminosi, e da quelli devi ripartire, perchè sei solo tu. E proprio in questi istanti ho provato tanto dolore, come trattenere un respiro a polmoni pieni o bere tutto di un fiato; quello che poi trasformerà la vita. Ma facendo un salto oltre la stanchezza ..... un respiro, uno sguardo verso l'infinito, accendo un incenso, cospargo di olii essenziali lo spazio del nuovo respiro. E così ho iniziato semplicemente ad apprezzare "la notte" sfinita, ma certa che qui ritornerò particella vivente del creato.
In questa metafora mi sopraggiunge nella mente l'immagine del

quadro di Frida Kahlo Il sogno. In un letto a baldacchino, sopra dorme il simbolo della morte, ma i suoi fili infernali diventano fiori e vita sul corpo dell’artista. Tuttavia , piano piano quel dolore, quel gelo della solitudine tenebrosa ,respiro dopo respiro ,battito dopo battito
ritmicamente diventa universo che avvolge tutte le cose, dove più ti ammorbidisci e ti abbandoni, e meno sei sola nella grande onda creatrice.
Sì, è una follia, ma è qui che si rinasce. Non per ri-tornare ma per andare senza dimenticare.
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