Rafforziamoci
- Antoyoga
- 3 set 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Bisogna trarre la forza della guarigione del corpo, della mente e dello spirito integrando alle cure esterne , anche e soprattutto la forza vitale che risiede dentro senza lasciarla assopire, utilizzando il prana ( quale strumento di accensione di questa energia vitale), che è tanto potente perché è intelligente: una miscela tra “energia e pensiero”. In breve: il prana forte e equilibrato nel corpo umano è il vero segreto della nostra salute e guarigione. lo diceva il grande maestro Yogananda : “L’energia distribuita uniformemente nel corpo è ciò che impedisce alle malattie di stabilizzarsi. Ci sono miliardi di germi nella bocca, nelle unghie, ma non ti colpiscono. Non dovete avere paura dei germi – se il vostro corpo è elettrificato, saranno fulminati. Questo è ciò che fanno gli “asana”, le posizioni yoga. E gli esercizi di tensione [Esercizi di ricarica] sono persino molto meglio degli asana, perché elettrificano il corpo”.
In poche parole, se vogliamo diventare forti nella nostra salute è necessario imparare a “elettrificare” il proprio corpo. Dobbiamo imparare come farlo in modo che i germi, i batteri, i virus siano davvero “fulminati”. Come si fa? La risposta: con gli Esercizi di ricarica fatti bene, e in misura minore anche con gli asana. Sono degli strumenti validi e potenti per elettrificare il corpo e fulminare i virus. Per spiegare questo effetto potente degli Esercizi di ricarica (originariamente chiamati “Yogoda”, Yogananda scrive: “Yogoda insegna a circondare ogni cellula del corpo con un anello di energia elettrica vitale super-ricaricata e quindi a mantenerle libere dal decadimento o dall’invasione batterica”. E aggiunge: “Energizzando i muscoli, i globuli bianchi e rossi diventano particolarmente carichi di forza vitale. Questa elettrificazione delle cellule del sangue aiuta a renderle immuni alle malattie e contribuisce a circondarle con un ‘filo spinato’ carico di forza vitale che fulminano tutti i batteri-invasori”.
È una fortissima pratica di auto-guarigione. Ma per avere l’effetto desiderato vanno praticati in maniera corretta: servono alcuni criteri essenziali.
Trucco 1: agire dal midollo allungato
Una chiave essenziale degli Esercizi di ricarica è il midollo allungato, la bocca di Dio. Il prana universale entra nel nostro corpo attraverso questo punto “estremamente sensibile”. Concentrandoci su questa entrata pranica mentre si pratica (dirigendo mentalmente l’energia da lì alla parte tesa) ci colleghiamo direttamente con la forza di guarigione della natura, con il prana cosmico, con la forza universale del cosmo. Ecco perché Yogananda insegna: “Quando esegui questi esercizi, tieni la mente sul midollo allungato e immagina l’energia che fluisca nel tuo corpo attraverso il midollo allungato, e da lì in ogni parte del corpo”. Nella sua Autobiografia di uno yogi il Maestro racconta: “Insegnai dunque agli studenti di Ranchi le mie semplici tecniche “Yogoda”, per mezzo delle quali la forza vitale, concentrata nel midollo allungato dell’uomo, può essere ricaricata consapevolmente e all’istante dall’illimitata riserva di energia cosmica”.
Trucco 2: applicare una potente forza di volontà
Il motore dell’energia (del prana) in noi è la forza di volontà: “Più forte la volontà, più forte il flusso di energia”. Ci vuole tutta la nostra concentrazione e presenza, tutta la nostra intenzione di dirigere l’energia dal midollo allungato alla parte tesa. Nell’Autobiografia di uno yogi Yogananda specifica: “Il tratto distintivo del metodo Yogoda è la ricarica muscolare attraverso la forza di volontà: consiste nell’indirizzare mentalmente l’energia vitale verso ogni parte del corpo”. .
Trucco 3: praticare davvero con il prana, cercando di percepirlo
Durante gli Esercizi di ricarica è facile tendere e rilassare i muscoli, senza concentrarsi sull’energia. Siamo tutti abituati così, dallo sport, dalla ginnastica. Ma non funziona una tale pratica meccanica e sportiva, almeno non per gli scopi sopra descritti. Stiamo invece praticando un pranayama, cioè il controllo del prana. Serve quindi sensibilità. Serve tanta attenzione sottile. È un lavoro spirituale. Yogananda spiega: “Gli esercizi meccanici insegnano in genere a concentrarsi sui muscoli e a considerarsi solo un essere muscolare. Essi stimolano la coscienza animale nell’uomo e non la sua natura sottile”. Invece per il pranayama serve il nostro contatto con il prana. Serve che impariamo a percepirlo. Più senti il prana, più lo potrai davvero controllare, anche nei pranayama della meditazione. Prova questo: strofina le mani vigorosamente per un po` e senti dopo, tenendo i palmi delle mani vicini, il campo magnetico tra di loro. Prova poi a percepire la stessa sensazione energetica durante gli Esercizi di ricarica, dopo aver teso una parte. In questo modo svilupperai gradualmente la sensazione dell’energia in te.
VI INVITO A PRATICARE TUTTI INSIEME ALLO YOGASANA ANCHE QUESTO METODO DI ESERCIZI

Per chi non conosce tutti gli Esercizi di ricarica, ecco una parte centrale che tutti possono praticare, soprattutto in questo momento di battaglia per la salute: la ricarica delle 20 parti i quattro fasi.
In piedi, in posizione eretta, inspira lentamente, tendendo gradatamente tutto il corpo (con tensione bassa, media, alta) fino a sentirlo vibrare. Volgi lo sguardo in alto tra le sopracciglia e con concentrazione senti l’energia che fluisce nel corpo attraverso il midollo allungato. Mantieni la tensione per alcuni momenti e riempi consapevolmente tutto il corpo di energia. Poi espira e lentamente rilassati (passando da una tensione media, a una bassa, a un rilassamento completo), sentendo l’energia che si ritira dalle parti del corpo. Tendi sempre con volontà, poi rilassa e senti.
Applicando gli stessi principi (guardando all’occhio spirituale, sentendo l’energia che entra dal midollo allungato, riempendo il corpo di energia cosmica) or a tendi e rilassa, una alla volta, le 20 parti del corpo, con tensione bassa, media, alta fino a far vibrare i muscoli. Poi rilassa: tensione media, bassa, completo rilassamento. Comincia tendendo il piede sinistro, poi il piede destro; polpaccio sinistro, polpaccio destro; coscia sinistra, coscia destra; gluteo sinistro, gluteo destro; addome, stomaco; avambraccio sinistro, avambraccio destro; parte alta del braccio sinistro, parte alta del braccio destro; pettorale sinistro, pettorale destro; parte sinistra del collo, parte destra; gola, nuca (non tendere il collo con troppa forza, è sufficiente una tensione media).
Ora tendi tutte le parti del corpo, una dopo l’altra, questa volta mantenendo una tensione media in ogni parte. Di nuovo ricarica il corpo consapevolmente di energia dal midollo allungato. Quando tutti i muscoli saranno tesi (colmi di energia), rilassa- li uno alla volta in ordine inverso. Col tempo, tendi tutte le 20 parti nel corso di una lunga inspirazione, poi rilassale tutte con una lunga espirazione.
Ripeti la prima fase, portando il mento al petto.
Prova a pensare costantemente mentre pratichi gli Esercizi di ricarica: “Sto elettrificando il corpo e fulminando i virus”. Pratica con potere. Vibra davvero i muscoli. Ricorda sempre queste parole di Yogananda: “La forza vitale è l’unico supremo potere invariabile con cui ognuno e tutti i metodi di guarigione possono essere resi efficaci. Un metodo di guarigione è inferiore o superiore nella misura in cui è capace di risvegliare o stimolare la forza vitale inattiva in qualsiasi parte del corpo malata, fulminando così la malattia. Di conseguenza tutti i metodi di guarigione sono in verità modi indiretti di risvegliare l’energia vitale, che è la guaritrice vera e diretta di tutte le malattie”.
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